LA QUARTA STANZA n°12
Editoriale
In questo 2013 di rinascita, La Quarta Stanza conclude l’anno con il numero 12. Dodici come i mesi impiegati per risollevare le sorti del collettivo e rilanciarlo in un nuovo universo di sfide e cambiamenti. Ripartendo da nulla, con un po’ di sano ottimismo in corpo, abbiamo eretto un castello di idee, scambi, musica e condivisione. La Quarta Stanza è il rendiconto di questa nostra avventura, parte soprattutto per questo, ma per fortuna non si ferma solo a questo. Una rivista, infatti, non può girare sempre attorno a se stessa, può e deve allungare la vista oltre al limitrofo, deve osare, deve viaggiare.
La Quarta Stanza continuerà ad avere radici ben salde in terra pugliese, questo è fuor di dubbio, ma si spingerà oltre. Vi condurrà fuori regione, planando sulle terre emiliane, terre di storia e cultura, terre d’eccellenza, fino a riprendere poi il volo verso la Manica. Un tour di parole e poesia, ma soprattutto di volti: i nuovi volti che hanno scelto di accompagnarci in questa avventura e quelli che ci accompagnano da sempre.
Un dolce arpeggio di chitarra farà da sfondo musicale alla lettura. Disegni surreali e provocatori ne saranno la cornice.
Lo scambio solo ideale, prenderà forma. Attraverso la spinta scaturita dal baratto e dal prestito si restituirà nuova vita alle cose. Seguire le mode non è sempre sbagliato, anzi, a volte è l’unico mezzo che abbiamo per restare al passo col mondo. Il mondo buono e genuino, quello che riusa e ricicla, che smaltisce invece di sotterrare, quello che sogna il cambiamento e lo rincorre.
L’onda anomala che avvolge il nostro tempo qui sembra non funzionare. C’è un piccolo spazio, il nostro, che continua a marciare, a passi lenti sì, ma lungimiranti. Continua a sfornare pensieri.
Prima di augurarvi buona continuazione, un consiglio: spegnete tutto, telefoni, computer, tv, iPad, tutto.
Accendete la mente.
E ora leggete.
Editoriale
In questo 2013 di rinascita, La Quarta Stanza conclude l’anno con il numero 12. Dodici come i mesi impiegati per risollevare le sorti del collettivo e rilanciarlo in un nuovo universo di sfide e cambiamenti. Ripartendo da nulla, con un po’ di sano ottimismo in corpo, abbiamo eretto un castello di idee, scambi, musica e condivisione. La Quarta Stanza è il rendiconto di questa nostra avventura, parte soprattutto per questo, ma per fortuna non si ferma solo a questo. Una rivista, infatti, non può girare sempre attorno a se stessa, può e deve allungare la vista oltre al limitrofo, deve osare, deve viaggiare.
La Quarta Stanza continuerà ad avere radici ben salde in terra pugliese, questo è fuor di dubbio, ma si spingerà oltre. Vi condurrà fuori regione, planando sulle terre emiliane, terre di storia e cultura, terre d’eccellenza, fino a riprendere poi il volo verso la Manica. Un tour di parole e poesia, ma soprattutto di volti: i nuovi volti che hanno scelto di accompagnarci in questa avventura e quelli che ci accompagnano da sempre.
Un dolce arpeggio di chitarra farà da sfondo musicale alla lettura. Disegni surreali e provocatori ne saranno la cornice.
Lo scambio solo ideale, prenderà forma. Attraverso la spinta scaturita dal baratto e dal prestito si restituirà nuova vita alle cose. Seguire le mode non è sempre sbagliato, anzi, a volte è l’unico mezzo che abbiamo per restare al passo col mondo. Il mondo buono e genuino, quello che riusa e ricicla, che smaltisce invece di sotterrare, quello che sogna il cambiamento e lo rincorre.
L’onda anomala che avvolge il nostro tempo qui sembra non funzionare. C’è un piccolo spazio, il nostro, che continua a marciare, a passi lenti sì, ma lungimiranti. Continua a sfornare pensieri.
Prima di augurarvi buona continuazione, un consiglio: spegnete tutto, telefoni, computer, tv, iPad, tutto.
Accendete la mente.
E ora leggete.